Sto male a pensare a tanta vigliacca cattiveria. Sto male a immaginare quelli che con lucidità demoniaca pianificano queste azioni violente. Sto male quando viene scelta la casualità per ferire col dolore. Sto male quando sento che qualcuno ha esultato per questi attentati. Sto male pensando allo sgomento che colpisce chi è stato ferito e ucciso e tutti coloro che sono a loro legati per parentela o per amicizia. Sto male quando ascolto assurde giustificazioni per spiegare il perché di una simile violenza. Sto male quando vedo Dio usato e bestemmiato come uno straccio qualsiasi. Sto male quando viene falsificato l’annuncio di un aldilà che dovrebbe premiare questi presunti martiri suicidi. Sto male quando immagino la loro mente inaridita da vane parole e false promesse. Sto male pensando ai venditori di false verità. Sto male quando vedo l’uomo così bistrattato come fosse cosa da niente. Sto male quando il calcolo politico prende il posto della urgenza e della generosità del servizio all’uomo. Sto male davanti a tante parole vuote che si accumulano in quantità sterminata pensando di colmare quel vuoto di cui sono piene. Sto male e il dolore mi entra dentro fin nel profondo dell’anima. Sto male quando vedo il disorientamento totale sui volti delle persone e quando lo colgo nelle parole delle persone semplici piene di sconforto e di paura. Sto male quando assisto a questa marea di odio inutile, codardo, blasfemo, banale. Sto male quando penso alla reazione che si scatenerà di odio su odio dove i più deboli saranno sempre più vittime. Sto male ascoltando il cuore dei giovani e dei bambini che guardano con tremore al loro futuro. Sto male a pensare al pianto di Dio e al suo dolore infinito e incolmabile. Sto male immaginando il subdolo riso del diavolo che si contorce nella sua vuota, gelida e insana soddisfazione. Sto male pensando a tutti quei cuori che si sono lasciati tentare dai suoi pensieri di male e hanno davanti a sé solo l’abisso buio del nulla. Sto male… mi fa molto male…ma non cederò di un millesimo di millimetro davanti alla fiducia del bene e delle opere del bene. E continuerò, per quanto piccole e minuscole, a viverle nel mio quotidiano.
DON DUILIO
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